DIPENDENZA DAL FUMO

VUOI L'AIUTO DI UN PSICOLOGO PER SMETTERE DI FUMARE?

Ovviamente non esistono metodi magici per smettere di fumare, tuttavia esistono delle strategie mirate e con solide basi scientifiche che aumentano notevolmente le possibilità di successo.

Attraverso un percorso a tappe è possibile potenziare la propria consapevolezza...

… dei processi psicologici soggiacenti il comportamento di dipendenza. È possibile cominciare a riconoscere i processi di condizionamento e di associazione che contribuiscono a mantenere la dipendenza, imparando a riconoscere lo specifico “ruolo” o “funzione” che ciascun fumatore attribuisce alla sigaretta e con l’aiuto di specifiche tecniche potrai modificare i tuoi comportamenti fino al raggiungimento dell’astensione.

Il percorso è calibrato nel rispetto dei tempi e delle caratteristiche personali e può essere svolto in modalità individuale, di gruppo, in presenza oppure on line.

COME SI SVOLGE IL PERCORSO PSICOLOGICO PER SMETTERE DI FUMARE

Mi sono occupato per circa venti anni del trattamento delle dipendenze patologiche e delle problematiche connesse. Per questo ho voluto mettere a frutto la mia esperienza strutturando un percorso psicologico per smettere di fumare. Il percorso ha come obiettivo non solo il raggiungimento di una astensione dal fumo, ma anche di disinnescare i condizionamenti psicologici sottostanti.

Ovviamente non esiste una ricetta magica che possa eliminare la dipendenza dal fumo e che non richieda un investimento in termini di impegno personale. Tuttavia esistono metodi scientificamente validati che facilitano questo processo di cambiamento. Il percorso richiede quindi una partecipazione attiva degli utenti e prevede l’applicazione quotidiana delle indicazioni acquisite durante i colloqui. 

Dobbiamo partire dalla premessa di base che fumare non è un vizio bensì una vera e propria dipendenza, nello specifico da nicotina. Il primo passo è quindi l’accettazione e l’ammissione del problema senza giudicarsi o colpevolizzarsi che solitamente diventano un alibi al mantenimento dello status di fumatore. Bisogna passare da un senso di colpa ad un senso di responsabilità.

Il percorso ha una durata media di circa 10 incontri. Questa tempistica previsionale, essendo commisurata alle specifiche caratteristiche individuali, è suscettibile delle opportune variazioni.

 La FASE INIZIALE del percorso prevede la compilazione di un questionario conoscitivo e uno o due colloqui di raccolta informazioni per valutare il quadro generale della persona in questa fase della sua vita, definire la situazione di partenza, le aspettative sul percorso, i precedenti tentativi e il livello di motivazione in merito alla richiesta di smettere di fumare. Nel caso sia necessario un intervento motivazionale, potremo decidere in accordo con il paziente, di dedicare qualche incontro a questo scopo attraverso un intervento finalizzato ad aumentare il proprio senso di autoefficacia per ridurre i dubbi legati alla paura di non farcela ed aumentare la consapevolezza e valorizzazione delle proprie risorse, nonché dei vantaggi che potrebbe ottenere. 

La FASE CENTRALE si svolge con l’assegnazione di alcuni “compiti a casa” e un attento automonitoraggio dei propri comportamenti legati al fumare, che facilitano una iniziale diminuzione del numero di sigarette fumate.  Sulla base delle informazioni che emergono attraverso l’esperienza diretta della persona, si utilizzano strategie e tecniche mirate per interrompere i processi di condizionamento e di associazione che contribuiscono a mantenere la dipendenza. Ogni risultato positivo aumenta il proprio senso di autoefficacia e rafforza la scelta di procedere verso l’astensione. 

La FASE CONCLUSIVA prevede la definizione di una data di cessazione del fumo e la prosecuzione dello scalaggio fino alla data prefissata, facilitata da specifiche tecniche che aiutano a diminuire la frustrazione legata alla progressiva rinuncia alla sigaretta e rinforzano la fiducia nelle proprie capacità di fronteggiamento delle difficoltà. 

Il percorso termina con la FASE DI CONSOLIDAMENTO DELL’ASTENSIONE in cui la persona continua a mettere in atto le strategie acquisite durante il percorso per rafforzare la propria scelta di astensione e stabilizzare il cambiamento nel lungo periodo. Questa fase prevede degli incontri di follow up finalizzati al monitoraggio dei comportamenti protettivi, alla prevenzione e gestione di eventuali ricadute. In caso di ricaduta è importante mantenere un atteggiamento di non giudizio. Ricadere non rappresenta un fallimento né una prova che la persona è destinata a rimanere un fumatore. Quindi è utile comunicare al proprio terapeuta la ricaduta e riprendere subito ad applicare i metodi acquisiti, usando la ricaduta come una fonte di informazione da utilizzare per ridurre i fattori di rischio e migliorare le strategie di coping

Ogni tentativo anche se non va a buon fine avvicina al traguardo desiderato (1).

I MAGGIORI LUOGHI COMUNI SUL TABAGISMO

Whats Dangerous About Cigarette Smoking Test Your Knowledge ... removebg preview - Psicoterapeuta Emiliano Abati

Fumare è un vizio … FALSO!

Smettere di fumare è solo una questione di forza di volontà … FALSO!

Fumare non è un vizio, bensì una forma di dipendenza riconosciuta dall’OMS e presente nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) con caratteristiche comuni ai disturbi correlati a sostanze.

Smettere di fumare NON è solo una questione di forza di volontà. Fino a quando si considera il tabagismo un vizio, si continua a credere che sia una questione esclusivamente di volontà e la conseguenza più probabile sarà un calo del proprio senso di autoefficacia e la comparsa del senso di colpa che a sua volta può diventare un elemento di frustrazione che rinforza il comportamento di dipendenza.

In realtà nel momento in cui una persona instaura una dipendenza, avvengono modificazioni a livello sia psicologico che organico che riducono le capacità di controllo sui propri comportamenti a vantaggio di una maggiore compulsività.

PERCHÉ FUMIAMO?

FAQ - Psicoterapeuta Emiliano Abati

Le principali motivazioni che contribuiscono a mantenere il comportamento di dipendenza dalla sigaretta sono:

  • Il fumo viene utilizzato come strategia di coping nei confronti di situazioni stressanti;
  • Attraverso meccanismi di associazione, la persona attribuisce alla sigaretta una funzione di modulatore emotivo per ridurre le emozioni spiacevoli (rabbia, irritazione, senso di colpa, vergogna, ansia, preoccupazione, paura ecc..) e amplificarne altre più piacevoli (gioia, soddisfazione, relax, piacere, ecc..)
  • Dopo aver sviluppato assuefazione, il bisogno di fumare è correlato all’evitamento dei sintomi astinenziali;
  • Per condividere l’appartenenza ad un gruppo sociale, ridurre l’imbarazzo legato all’inibizione sociale ed ottenere una sensazione di maggiore adeguatezza al contesto;
  • Per il consolidarsi di automatismi anche a livello di manipolazione senso motoria.

GLI EFFETTI DELLA NICOTINA

foto formula nicotina - Psicoterapeuta Emiliano Abati

Quando fumiamo tabacco entriamo in contatto con all’incirca 4800 sostanze: alcune si sviluppano solo durante la combustione, altre sono già presenti a sigaretta spenta. Lo specifico sapore che sentiamo, poi, viene creato mediante l’utilizzo di una serie di additivi.

Tra tutte queste sostanze, una delle più rilevanti per i suoi effetti sul nostro organismo è la nicotina, che, quando il tabacco brucia, rilascia monossido di carbonio, catrame e altre sostanze pericolose per noi e per chi ci sta intorno mentre fumiamo. 

Nicotina: una sostanza psicoattiva che crea dipendenza

La nicotina è una sostanza psicoattiva, un alcaloide stimolante che dà a chi lo consuma dipendenza e assuefazione.

Una volta assunta, la nicotina viene eliminata in particolar modo dal fegato e secondariamente da polmoni e reni. Provoca in chi la consuma sensazioni di rilassamento, controllo di sé ed euforia, ma di breve durata: l’organismo umano, infatti, impiega circa due ore di tempo per dimezzare il livello di nicotina nel sangue. È questo il motivo principale per cui il fumatore diventa preda di una vera e propria dipendenza, che lo porta ad avere costantemente esigenza di accendere una nuova sigaretta.

Una volta assimilata, la nicotina viene trasformata dai processi del nostro organismo in cotinina, una sostanza di facile assorbimento che si mantiene nella saliva, nei capelli, nelle urine e nel latte materno e viene eliminata in un tempo dieci volte superiore rispetto alla nicotina.

L’effetto della nicotina sull’organismo (2)

  • Fa aumentare la frequenza cardiaca e induce vasocostrizione.  I fumatori, infatti, presentano vasi sanguigni più stretti e meno elastici e dunque, una circolazione del sangue più difficoltosa.
  • Fa aumentare la frequenza respiratoria e abbassare la profondità della respirazione come conseguenza di minore trasporto di ossigeno.
  • Causa un restringimento dei vasi sanguigni con un conseguente aumento della pressione del sangue.
  • Abbassa la temperatura della pelle provocando problemi di vascolarizzazione.
  • Favorisce la produzione di succhi gastrici velocizzando la motilità gastrointestinale.
  • In generale provoca una variazione dell’attività metabolica.
 

L’effetto della nicotina sui recettori

Dal momento della sua assunzione, la nicotina si diffonde molto velocemente nel corpo attraverso il sistema circolatorio e in meno di dieci secondi arriva sino ai recettori nicotinici, situati nell’amigdala (ovvero quella parte del nostro cervello che regola le emozioni).

A contatto con i recettori, la nicotina rilascia delle sostanze psicotrope, che agiscono attivamente sulle funzioni psichiche. Tra queste possiamo riconoscere la dopamina, che provoca nel fumatore un senso di gioia e gratificazione; la norepinefrina, che riduce l’appetito e ha effetto eccitante; le endorfine, che provocano un rilascio della tensione e una diminuzione dell’ansia; l’acetilcolina, che ha sempre effetto eccitante; e la serotonina, che migliora l’umore e contribuisce a ridurre l’appetito.

Un utilizzo continuato di nicotina causa l’assuefazione dei recettori, anche perché l’effetto delle sostanze tra loro combinate provoca un generico miglioramento dell’attenzione e il fumatore ha dunque l’impressione di stare meglio a livello intellettivo e di umore e di avere una diminuzione dell’ansia. La breve durata dell’effetto della nicotina, però, provoca la necessità di assumerne altra, creando così i presupposti per lo sviluppo di una dipendenza dalle sigarette sia fisica, sia psicologica(3).

BENEFICI DI SMETTERE DI FUMARE

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È ampiamente dimostrato che mettere in evidenza i benefici di una vita libera dal fumo è maggiormente efficace rispetto agli interventi che mettono in evidenza la pericolosità del fumo. È quindi utile incentivare uno stile di vita più sano e una maggiore attenzione al proprio benessere psicofisico, in un’ottica di responsabilizzazione e cura di sé.

Va bene informare sui rischi del fumo, ma usare terrorismo psicologico e colpevolizzazione si è rivelato scarsamente utile alla disincentivazione del tabagismo. La paura determina spesso effetti moderati e a breve termine, mentre il senso di colpa come già detto, genera una frustrazione che diviene un rinforzo al comportamento di dipendenza.

Aumento aspettativa di vita, se smetti di fumare:

  • a 30 anni si guadagnano almeno 10 anni di vita attesa.
  • a 40 anni si guadagnano 9 anni di vita attesa.
  • a 50 anni si guadagnano 6 anni di vita attesa
  • a 60 anni si guadagnano 3 anni di vita attesa.

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Altri vantaggi se smetti di fumare:

  • fa bene anche a chi ha già sviluppato malattie correlate al fumo
  • riduce del 50% la probabilità di avere un altro attacco in persone che smettono di fumare dopo un attacco cardiaco
  • riduce il rischio di disfunzione erettile, di avere difficoltà a concepire, di aborto spontaneo o di partorire bambini prematuri o con basso peso alla nascita
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Il mio progetto - Psicoterapeuta Emiliano Abati

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(1) – Ruggero G., Psicologia del tabagismo. Il metodo ADF.ALPES ITALIA srl, Roma, 2016.

(2) – Ruggero G., Psicologia del tabagismo. Il metodo ADF.ALPES ITALIA srl, Roma, 2016.

(3) – Sito Humanitas

(4) (5) (6) – Sito salute.gov.it

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