PROBLEMI DI AUTOSTIMA
Che cos'è l'autostima: significato
L’autostima è un concetto legato alla consapevolezza della propria unicità, del proprio valore come essere umano degno d’amore.
Il significato del termine “autostima” si riferisce ad una autovalutazione del proprio valore, basata su una combinazione di informazioni oggettive e soggettive a cui una persona fa riferimento per descrivere se stessa.
Il proprio livello di autostima dipende dalla combinazione del Sé reale e il Sé ideale. Il Sé reale si riferisce ad una visione oggettiva delle proprie abilità e caratteristiche generali. Il Sé ideale corrisponde a come una persona vorrebbe essere. Maggiore è la discrepanza tra come mi percepisco e come vorrei essere e minore è il livello di autostima.
L’esistenza di un divario tra il Sé reale e il Sé ideale è utile come stimolo alla crescita e alla formulazione di obiettivi da raggiungere. Ma quando il divario è troppo ampio e il proprio ideale tende all’irrealistico, allora possono sorgere problemi di autostima. Il riflesso di questo divario può avere un impatto a livello cognitivo, emotivo, fisico e comportamentale. In tal senso una bassa autostima è spesso correlata a pensieri e convinzioni disfunzionali su di sé, sugli altri e sul mondo. Si associa facilmente ad una affettività “negativa” come insoddisfazione, stati d’ansia, senso di sconforto, rabbia. Sentendosi meno sicuri di sé, anche il corpo è probabile che manifesti più frequentemente e intensamente dei segnali di allerta e agitazione, come tachicardia, iperventilazione, senso di affaticamento, ecc.. Questo tipo di attivazione interna può condizionare il nostro agire per esempio della direzione di un maggiore evitamento e/o aggressività.
Una buona autostima tiene conto in modo realistico dei propri punti di crescita e si poggia su una chiara consapevolezza delle proprie risorse e dei propri punti di forza.
Come si forma e come aumentare la propria autostima
La crescita della propria autostima è strettamente correlata alla consapevolezza e valorizzazione delle proprie risorse e all’ accettazione di sé senza giudizio. L’autostima, è un concetto legato alla consapevolezza della propria unicità, del proprio valore come essere umano degno d’amore.
Questo concetto positivo di sé, si costruisce fin dai primi momenti di vita attraverso l’instaurarsi di un legame di attaccamento sicuro con la madre. Nel tempo, il bisogno di ricercare sicurezza e riconoscimento, si estende gradualmente alle altre persone significative con cui il piccolo si relaziona quotidianamente.
Ognuno di noi comincia a gettare le basi della propria autostima grazie al fatto che, chi si prende cura di noi fin da piccoli, riconosce i nostri bisogni e risponde in modo congruente alle nostre richieste, favorendo la costruzione di un senso di fiducia in sé e nell’altro in un clima di accettazione incondizionata (vado bene così come sono).
Attraverso i tanti gesti amorevoli che riceviamo (sorrisi, coccole, cura, ecc…) impariamo ad amarci e a considerarci degli d’amore.
Al tempo stesso per costruire una autostima realistica è necessario imparare a riconoscere anche i propri limiti, per esempio attraverso i “no” e attraverso l’impatto con ciò che non è possibile ottenere o realizzare in un dato momento. Queste esperienze frustranti, sono tuttavia fondamentali per allenarci a vivere la relazione con noi stessi e con gli altri in modo sano ed equilibrato.
L’accettazione dei limiti sul piano personale nelle varie accezioni, corporee, intellettive, emotive, esistenziali, è necessaria per tollerare la finitudine della realtà e dell’esperienza umana. Ciò non significa rinunciare alla possibilità di crescita, tutt’altro. Partendo da una chiara consapevolezza dei propri aspetti personali (punti di forza e punti critici), si possono gettare le basi per costruire un efficace e fruttuoso percorso di crescita laddove ciascuno ne senta il bisogno o il desiderio.
Sul piano relazionale, dobbiamo tener presente che ogni rapporto sano comporta un certo grado di differenziazione tra le persone, ovvero la consapevolezza e la capacità di riconoscere l’esistenza di confini tra sé e l’altro. Utile per imparare a costruire delle aspettative realistiche e imparare a fare delle richieste congruenti che tengano conto dei vari gradi di differenziazione presenti nei vari rapporti all’interno dei diversi contesti di riferimento.
L’esperienza gratificante, “nutriente” del ricevere riconoscimenti, bilanciata con l’esperienza di “ciò che non si può o che non c’è“, favorisce la costruzione di una autostima realistica, accogliendo ed integrando in modo armonico i propri punti di forza e i propri limiti.
Attraverso un percorso terapeutico mirato alla valorizzazione personale e all’accogliere senza giudizio tutte le parti di sé, è possibile aumentare la propria autostima, abbandonando i propri pregiudizi, le aspettative irrealistiche e le convinzioni disfunzionali che mantengono e alimentano i problemi di autostima, sofferenza e insoddisfazione. Nel tempo, attraverso l’acquisizione di nuove consapevolezze con cui operare scelte più funzionali al proprio benessere psicologico, è possibile vivere in modo più armonico e soddisfacente il rapporto con sé e con gli altri.
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