METODOLOGIA
La mia formazione di base acquisita durante il percorso quadriennale di specializzazione in psicoterapia ha come base teorica di riferimento il modello dell’Analisi Transazionale (AT) integrato con quello Cognitivo Comportamentale e della Gestalt. Nel corso degli anni ho voluto ampliare le mie competenze, conseguendo una specifica formazione nell’ambito della Psicologia Positiva e della Psicologia del Benessere. Ho integrato alla mia pratica come psicoterapeuta l’uso della Mindfulness e delle principali tecniche psicocorporee, che sono particolarmente efficaci nella gestione dell’ansia e dello stress.
Ho studiato e approfondito la Teoria Sistemica (base teorica della terapia familiare) e ne ho fatto esperienza pratica grazie alla lunga collaborazione con la mia collega dott.ssa Claudia Agostino con la quale da tanti anni seguo coppie e famiglie in co-terapia.
L’integrazione di diverse metodologie afferenti ai più validati approcci terapeutici, mi ha quindi fornito un’ampia gamma di strumenti che unitamente all’esperienza maturata negli anni mi consente di muovermi con una certa sicurezza e naturalezza nel lavoro terapeutico con i pazienti.
Essendo comunque il modello dell’Analisi Transazionale il mio riferimento teorico-pratico originale, ne descriverò brevemente i principi fondamentali, la metodologia di lavoro, la visione umana ed esistenziale che ispira e guida la mia pratica clinica.
L’AT è una teoria della personalità e una psicoterapia sistematica ai fini della crescita e del cambiamento della persona. Nel campo clinico l‘AT è efficace nel trattamento di disturbi psicologici di ogni tipo, dai problemi della vita quotidiana alle psicosi gravi. Fornisce un metodo di terapia individuale, di gruppo, di coppia e familiare.
Al di fuori dell‘ambito clinico è utilizzata nei contesti educativi e delle organizzazioni, fornendo strumenti utili ad un miglioramento della comunicazione e nella risoluzione dei conflitti.
L‘AT può essere utilizzata in qualsiasi campo vi sia necessità di capire le persone ed intervenire sui rapporti e sulla comunicazione.
Nata dalle intuizioni di Eric Berne, il quale costruì un modello teorico di facile comprensione e al tempo stesso estremamente acuto, relativo al pensiero, ai sentimenti e al comportamento delle persone.
Nella mia vita e nel mio lavoro condivido a pieno gli assunti filosofici/umanitari di base dell’Analisi Transazionale, che si fondano:
– Sull’accettazione incondizionata tra gli uomini, per cui io posso non accettare quello che fai, ma sempre accetto quello che tu sei;
– Sulla parità tra le persone per cui anche se i ruoli che ricopriamo possono vederci in posizioni gerarchicamente diverse, anche se i frutti delle nostre azioni possono essere quantitativamente e qualitativamente diversi non esiste una superiorità tra esseri umani; Questo principio si riassume nel concetto dell’Okness, ovvero io sono ok, tu sei ok, entrambi dotati di valore e dignità in quanto esseri umani.
– Ognuno ha la capacità di pensare (ad eccezione di chi riporta gravi danni cerebrali o gravi patologie psichiatriche) e prende decisioni che influenzano significativamente il proprio destino e, qualora nel corso della vita si rivelino non più funzionali, queste possono essere cambiate.
Nell’AT si utilizza un modello contrattuale. Ciò significa che terapeuta e cliente si assumono la responsabilità congiunta nel raggiungimento degli obiettivi concordati. Il paziente è l’unico che ha la responsabilità e il potere di agire concretamente il cambiamento, il terapeuta ha la responsabilità di usare al meglio le sue competenze specialistiche e le sue doti umane per stimolarlo e sostenerlo. Entrambi partecipano al processo di cambiamento, ecco perché stipuliamo un accordo in cui ciascuna parte esplicita cosa è disposto a fare per produrre il cambiamento desiderato.
Secondo Berne il lavoro terapeutico è mirato al raggiungimento di un buon grado di Autonomia. Questa si conquista o si recupera quando si liberano o si recuperano tre capacità fondamentali:
– Consapevolezza: la capacità di essere presenti a se stessi, con una visione chiara dei confini all’interno di una relazione, cosciente di ciò che sente, pensa, delle proprie convinzioni di base e di come queste possono influenzare il proprio agire e le proprie scelte;
– Spontaneità: concedersi la possibilità di esprimersi ed entrare in contatto scegliendo liberamente tra tutta una gamma di sensazioni, emozioni, pensieri e comportamenti, riducendo i condizionamenti limitanti e disfunzionali;
– Intimità: Darsi il permesso di entrare in contatto autentico con sé e con l’altro. In termini di AT diciamo che la persona è in grado di passare al «Bambino Libero» dopo essersi accertato della sicurezza della situazione.
«Guarire» significa imparare a considerare e mettere in pratica progressivamente nuove scelte più sane, sicure e libere.
Ti ringrazio per aver dedicato un po' del tuo tempo per conoscere qualcosa in più sul mio modo di lavorare. Se condividi il mio approccio umano e professionale e senti di aver bisogno di uno spazio personale in questo momento della tua vita
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